NUOVA LIBERAZIONE: DA “IPOCRISIA & IGNORANZA”

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Per un 25 Aprile che valga di nuovo la pena di essere festeggiato

Pubblicato anche su AEM1948, Attivismo.info e Sfero

di Massimo Franceschini

E siamo all’ennesimo 25 Aprile di ipocrisia, istituzionalmente e civilmente conclamata, sostenuta dalla cecità di un popolo che non sa, non vede o preferisce non vedere.

Ormai è più di un anno che la dittatura privata delle logge, dei poteri forti, dello “stato profondo”, delle corporazioni globali ed elitarie ha mostrato il suo vero volto.

Molti la stanno comprendendo ora, e noi che ne parlavamo da anni e anni siamo meno soli, seppur non organizzati come dovremmo, come cerco di mostrare qui.

Il mio modo di evocare la NUOVA LIBERAZIONE, è quello di elencare i “ministeri” della dittatura, uno per uno, sfruttando la cartina tornasole del presente regime “scientista-egualitario-ambiental-securitario”.

La prima dittatura è quella del “ministero della scienza”, la mia cara teoscienza, che sottomette ogni altro sapere.

Governato da una “élite” di pasdaran, più o meno morti, intellettualmente ed eticamente: per loro la scienza è quella acconciata dalle “autorità” e sottomessa ai forti centri di potere che ne stabiliscono direttrici, modi e investimenti.

Una “scienza” senza limiti che tratta la vita, in ogni ambito e momento, come fenomeno da laboratorio in cui l’osservatore-manipolatore ignora, grazie al vuoto etico del suo essere, di “essere”, totalmente vile alla responsabilità per il creato.

Una scienza che si trasfigura in tecnica, che “allieta” i nostri giorni ed “amplia” percezioni verso la “sublime” “realtà aumentata”, di dati, ma svuotata di essere e pensiero.

Segue a ruota, minaccioso, il “ministero della sicurezza”, braccio armato del precedente dispiega la sua ala “protettiva” e manipolativa in ogni ambito e momento civile, con la pretesa di coartare il pensiero nella prigione dell’ansia, anelante al salvifico e liberatorio “pass” globale alla vita.

Ed ecco la dittatura del “ministero dell’uguaglianza”, una tabula rasa di diversità e prospettive, tale da pretendere l’asterisco su ogni parola “divergente”, così egualitario da sottomettere i più ai voleri di minoranze, di volta in volta sollecitate, che chiedevano solo rispetto, come da diritti umani, non sottomissione del resto di noi.

E siamo al “ministero della sostenibilità”, apocalittica frenesia “purificatrice” di comportamenti, prima sostenuti, ora demonizzati, tronfia di un’apparente giustezza di prospettive dalla quale si permette di riprogettare un mondo che aspirava solo ad una possibile “razionalità” politica, economica e scientifica.

Per ultimo, ma non ultimo come importanza, ecco il “ministero del pensiero unico”: un potente prodotto dei precedenti, così forte da sostenerli e rinnovarli alla bisogna.

A questo ministero dobbiamo la sostanza culturale e mediatica della realtà, così potente da possedere, alla minima distrazione, il nostro stesso pensiero.

Giunti a questo punto, non possiamo non capire come l’“esorcismo” diventi sempre più difficile, giorno dopo giorno, ma mai come ora necessario, improrogabile, vitale.

Buona e consapevole liberazione, ne abbiamo tutti estremo bisogno.

25 aprile 2021

Fonte immagine: Flickr

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