Interventi e commenti su vari spazi web, inerenti alla politica e all’attualità (dal 2025).
I precedenti: qui dal 7 gennaio 2015 al 31 dicembre 2022 e qui per gli anni 2023-2024.
21 gennaio 2025
Non prendetemi subito per trumpiano, perché di riserve come sapete ne ho molte, ma il fatto che un Presidente debba ribadire per decreto una verità naturale la dice lunga sulla decadenza della nostra civiltà e sulle sue menzogne. Su tutto il resto vorrei dire questo: Trump sicuramente deprecabile nelle sue mire, almeno finché queste si pongono su binari di attuazione non democratici, forzando lo Stato di diritto e i diritti umani. Deprecabile anche perché nella sua esposizione-soluzione non avverte mai la necessità di un equilibrio consapevole delle prevedibili forzature. Solo per fare un esempio: se nella necessità sacrosanta di riportare il paese al rispetto della legge Trump avesse contemporaneamente ricordato come le forze dell’ordine debbano agire sempre con umanità e rispetto della persona, senza applicare immediatamente sentenze da giudici di strada, avrebbe fatto un figurone da statista e diminuito la divisione sociale comunque alimentata dal suo discorso. Il buon senso da lui evocato, sacrosanto su molte questioni, andrebbe praticato con molta disciplina, cosa che da lui e dai suoi slogan non mi pare ci si possa aspettare. (AI free)
8 gennaio 2025
Dopo l’annuncio sugli stop alle censure di Meta, alcune dimissioni, altre “vittorie” e la spasmodica attesa Trump, nell’area del dissenso si esulta per i presunti cedimenti delle “orde globaliste” con un livello di analisi pari a zero, come se sia possibile che criminali di tal calibro possano redimersi da un giorno all’altro. Siamo in piena antipolitica, mascherata da un coinvolgimento nella cronaca raccontata dagli influencer, molto simile al tifo per un qualsiasi campionato. Un terreno democratico così mal messo, ora anche inquinato socialmediaticamente, è la prima spiegazione del perché da più di 40 anni le élite fanno di noi ciò che vogliono. E la politica continua ad essere la parola più brutta, impronunciabile. (AI free)
6 gennaio 2025
Mentre il mondo del dissenso è in trepida attesa della cometa Trump e della definitiva affermazione “pluralista” e “multipolare” dei BRICS, il cittadino comune non capisce che non siamo in democrazia da decenni, democrazia mai compiuta comunque, oltre ad essere sottoposto a controlli, censure, indottrinamenti, nuovi codici della strada distopici, zone rosse dilaganti, agenti sotto inchiesta per aver sparato a chi accoltella passanti con i colleghi che scatenano la loro frenesia con multe record, in un Paese come mai esposto ai voleri predatori delle élite, in piena desovranizzazione, paradossalmente con un governo di “destra”. Ci meritiamo tutto ciò, ampiamente, data la nostra ignavia politica. Siamo un Paese in piena decadenza, seconda solo a quella dei nostri padroni USA. (AI free)
5 gennaio 2025
Questo video conferma ciò che dico da sempre: le tensioni globali sono la copertura per l’instaurazione del NWO/GRANDE RESET, dove tutti i player globali sono coinvolti, BRICS in primis, alla faccia della democrazia e dello Stato di diritto. La complice arrendevolezza delle società civili è testimoniata dal fatto che sono ormai del tutto antipoliticizzate, a meno di non scambiare per politica il voto ai partiti attuali, il seguito agli influencer “alternativi” o ai continui inconcludenti convegni. Questo ci meritiamo. (AI free) https://youtu.be/MlrYq3JAdVo?si=MsLhzxKKQCnNWV5j
3 gennaio 2025
Una delle questioni allucinanti di questa epoca scientista e tecnicista sono quegli “studi” sociologici volti a “misurare” l’effetto di una problematica su una popolazione o su parte di essa. Gli studi sono normalmente disinteressati alle cause della problematica, rendendosi così utili solo al proseguimento della stessa o alla sua “soluzione” prevista. Nel caso in cui questa problematica sia costruita, provocata, falsata, utilizzata e/o indirizzata a degli obiettivi ben precisi, ecco che gli studi diventano del tutto funzionali all’agenda inerente alla problematica stessa. L’agenda 2030 dell’ONU è un clamoroso esempio di questo: problemi e soluzioni sono quanto mai lontani da un minimo accettabile di verità, comprensione e spiegazione, ennesimo esempio della decadenza civile e dell’imbecillità globale che si vuole indurre per condurci alla “soluzione” desiderata, che indubbiamente ci meriteremo se continueremo a non costruire una politica nuova totale e globale. (AI free)
3 gennaio 2024
Questo video testimonia esattamente come anche molte voci critiche sullo status quo non riescano ad andare oltre la stessa impostazione deterministica e scientista dominante, financo malthusiana, che fa dimenticare le ingiustizie e le falsità come cause della condizione umana, addossando alla fine la responsabilità di tutto alla “sovrappopolazione”. L’esperimento sui topi che incolpa la sovrappopolazione è completamente falsato: è l’habitat ideale creato dai laboratori a falsarlo, i topi non sono nati per quello. Per l’uomo invece il problema sono i continui divide et impera cui è sottoposto, le estese falsità su una marea di questioni, il controllo culturale e politico della tecnica e delle risorse, un controllo mai così mancante di equità, etica e deontologia. (AI free) https://youtu.be/HBqYBsUMCT4?si=iV7KeNU6EZaJHfdc
1° gennaio 2025
Buon anno a tutti! Scusate la latitanza degli ultimi giorni, ma sono ricoverato dal 10 dicembre, ho dovuto subire il terzo pesante intervento all’aorta in 6 anni e devo concludere con uno assai più leggero a breve, per chiudere il ciclo di questa problematica. Con questo post vorrei invitare, come sempre, alla chiarezza mentale e politica: il mondo ha iniziato da molto processi di controllo, privazione di libertà e diritti umani che in mancanza di una chiara spinta culturale, politica e mediatica di un certo peso saranno irreversibili, decretando la definitiva fine della potenziale libertà umana e spirituale. In mancanza di tale chiarezza e in mancanza di una chiara progettualità politica e organizzativa volta al ripristino di un vero Stato di diritto capace di sua sovranità politica, geopolitica e monetaria, inviterei a diffidare di chiunque fra intellettuali, politici, giornalisti e influencer si limiti a commentare il disastro della realtà e ad accarezzare simpatie per le aree politiche e geopoliche esistenti o gli uomini “forti” di turno: i veri progressi sono fatti dai visionari e dai coraggiosi, da sempre, non dagli uomini di sistema o di apparato che conoscono solo ubbidienza ai loro apparati e ai loro istinti. Un mondo migliore sarebbe potenzialmente subito possibile, se non lo è lo dobbiamo a questi e a chi, in maniera inavveduta, ne decanta le gesta. (AI free)